Il Talento sta nell’essere autentici con noi stessi
Luglio 21, 2020 / adminlauraRiconosco che il titolo di questo post può sembrare un po’ strano. Se mi hai seguita su Instagram in questi giorni, sai che uno dei miei valori più importanti è l’autenticità. Essere autentica è alla base di qualsiasi cosa scelgo di fare, ed è stato il punto di partenza da cui è nato il mio progetto di coaching “DoLoveYourself”.
Perché questo titolo
In un post di Instagram – che puoi vedere cliccando sull’immagine qui sotto – mi sono divertita a rappresentare il significato che essere AUTENTICA ha per me.
A = Allineamento
U = Universale e Unico
T = Tra
E = Emozioni (ciò che senti)
N = Natura (ciò che sei)
T = Talenti (ciò che sai fare)
I = Immaginazione, Intuizione, Ispirazione
C = Creatività, Cuore, Corpo
A = Azione, Amore, Auto-consapevolezza
Ho iniziato a scriverlo così per gioco e poi, dopo aver finito, mi sono resa conto – rileggendolo – che era proprio quello il senso che aveva per me!
Con l’allineamento intendo il creare armonia tra un insieme variegato di sfumature che fanno parte di noi e ci permettono di essere chi siamo e vivere la vita che vogliamo.
Piccola premessa
Uso spesso la metafora del viaggio quando parlo di coaching e cambiamento. Penso che sia la perfetta immagine per descrivere un percorso in cui entrano in gioco tante variabili e imprevisti – nonostante si programmi tutto bene fin dall’inizio.
In genere una persona viene da me e mi dice che vorrebbe risolvere una questione. Può essere una questione relativa al lavoro, alla vita personale, a una difficoltà che sta riscontrando in un determinato contesto o con una persona, ecc. Più in generale sente che ha bisogno di una persona esterna competente che l’aiuti a comprendere cosa fare.
Il mio ruolo durante una sessione di coaching non è mai quello di consigliere o fornitore di soluzioni e strategie collaudate. Mi pongo come un canale e attraverso domande e altri strumenti di coaching stimolo la riflessione da diversi punti di vista al fine di favorire l’acquisizione di una visione più completa di sé e di sé rispetto a tutto ciò che sta intorno.
Questa funzione che definisco “di canale” ha un effetto straordinario sulla consapevolezza dell’altra persona: le consente di guardare tutto – soprattutto se stessa – da una nuova prospettiva e le permette di cogliere opportunità che prima non vedeva.
Perché ho fatto questa premessa
L’ho fatta per entrare nel vivo di ciò di cui ti voglio parlare in questo post che – indovina un po’ – ha a che fare con un viaggio e anche con l’autenticità.
Qualche mese fa, mi sentivo bloccata creativamente, mi sembrava di navigare in acque stagnanti.
Quando succede, la strategia che adotto è riconoscere quello che sta accadendo e poi prendere un sano distacco proprio da ciò che ho riconosciuto. Se posso mi immergo in un altro scenario: mare, montagna, parco o torno in Umbria (la terra dove sono nata e cresciuta).
Ho fatto la stessa cosa anche ad aprile di quest’anno. Ho preso le distanze – pur rimanendo a Roma. Ed è proprio quando ho distolto l’attenzione dal mio blocco che la mia creatività ha ripreso a fluire.
Da questo nuovo flusso è nato Autentico Swing – un viaggio di esplorazione in 4 tappe più una – che ha preso la forma di un workbook e una serie di email in cui racconto i 4 passaggi che c’è bisogno di fare per mettere a fuoco e coltivare la parte migliore di noi.
L’ispirazione è arrivata anche grazie a un film che ho rivisto dopo tanti anni e che si chiama “La Leggenda di Bagger Vance”. Uno dei protagonisti, ad un certo punto del film, rivolgendosi all’altro descrive cos’è l’autentico swing con queste parole:
Dentro ciascuno di noi c’è un solo vero autentico swing, una cosa con cui siamo nati, una cosa che è nostra e nostra soltanto, una cosa che non ti può essere insegnata e non si impara, una cosa che va ricordata sempre e col tempo il mondo può rubarci quel nostro swing che può finire sepolto dentro di noi sotto a tutti i nostri avrei voluto e potuto e dovuto… c’è perfino chi si dimentica com’era il suo swing. Sì, c’è perfino chi se lo dimentica com’era.
Questa frase ha continuato a risuonare nei giorni successivi e ho iniziato a chiedermi di cosa fosse fatto il mio autentico swing. La risposta è presto arrivata. La parte migliore di noi si compone di tutto ciò che ci rende unici e irripetibili: desideri, sogni, bisogni, valori, talenti e scopo.
Partendo da queste considerazioni, ho messo insieme tutto ciò che ho appreso in questi anni di esperienza diretta sul campo e ho preparato degli approfondimenti, ispirazioni ed esercizi che stimolano la riflessione e la messa a fuoco dei 4 passaggi fondamentali che servono per conoscere il nostro swing e coltivarlo nella vita di tutti i giorni.
In questo post voglio parlarti, in particolare, di talenti per sfatare il mito che “il talento o ce l’hai o non ce l’hai”.
Cos’è il talento
Il talento è inclinazione, disposizione d’animo, ingegno, predisposizione, capacità, dote naturale legata a una o più attività. Ciò che rappresenta la nostra NATURALE INCLINAZIONE e sappiamo fare naturalmente e spontaneamente bene.
Per realizzare i nostri desideri è fondamentale sapere quali sono i nostri talenti, perché sono loro che ci aiutano a realizzare i nostri desideri dandoci energia, costanza, forza interiore e determinazione. E poi è anche fondamentale che quel o quei talenti ci piacciano e ci appassionino.
Se passione e talento sono connessi proviamo emozioni che ci fanno sentire vivi, felici, realizzati, gioiosi, pieni di energia e entusiasmo. Ci sentiamo creativi: riusciamo a creare qualcosa di unico che solo noi sappiamo e possiamo fare. Quando sono connessi, tutto avviene in modo spontaneo, senza sforzo e ci sentiamo in armonia con noi stessi e con ciò che ci circonda.
Personalmente ho impiegato anni a capire quali fossero le mie passioni e i miei talenti. Per un lungo periodo ho pensato di non avere né passioni né talenti.
Quando pensavo a “passione” nella mia mente scorrevano immagini di ballerini, cantanti, attori, pittori e creativi più in generale. Non pensavo – neanche lontanamente – di appartenere a questa categoria. Quando pensavo al talento, mi venivano in mente persone dotate di poteri straordinari – quasi magici – come illusionisti, contorsionisti o, comunque, persone di grande fama o successo internazionale.
Ho passato gli anni della mia vita scolastica e i primi anni della mia vita lavorativa a fare quello che c’era da fare senza pensare a cosa mi piacesse davvero fare e a cosa riuscivo a fare naturalmente bene. Ero affascinata da chiunque avesse passione o talento. Proprio perché pensavo di non averne, li cercavo negli altri.
Poi un bel giorno, ho dovuto fare i conti con la me stessa che fino a quel momento aveva tirato avanti con gran fatica, stress e difficoltà senza sentirsi mai all’altezza o mai abbastanza brava. Ho iniziato a chiedermi come potevo aiutarla a uscire da quell’immagine di sé che si era rigidamente cucita addosso.
Focalizzarmi su cosa mi piace fare e cosa so fare naturalmente bene è stato un passaggio chiave che mi ha permesso di cambiare l’immagine che avevo di me. Mi ha permesso di accogliere il mio autentico swing, la mia parte migliore. E questo ha cambiato totalmente la percezione che avevo di me.
La lezione principale che ho appreso dalla mia esperienza è che:
il talento c’è in ognuno di noi. E’ nostro compito riconoscerlo e canalizzarlo per realizzare i nostri sogni e contribuire a migliorare la vita delle persone intorno a noi.
Per concludere
Se ti interessa approfondire questo argomento:
- Scopri il mio percorso “Autentico Swing”.
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Se pensi che questo articolo possa interessare qualcuno che conosci, giraglielo.
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