La paura del cambiamento: cosa ci insegna e come metterlo in pratica

Ho imparato che il coraggio non è l’assenza di paura, ma la vittoria su di essa. L’uomo coraggioso non è quello che non è intimorito, ma è colui che conquista la sua paura. (Nelson Mandela)

Hai mai letto la storia di Spencer Jonhson “Chi ha spostato il mio formaggio?”

Ve la racconto qui brevemente.

I protagonisti sono due topolini – Nasofino e Trottolino – e due gnomi – Tentenna e Ridolino. I quattro vivono in un Labirinto alla ricerca del formaggio di cui hanno bisogno per nutrirsi ed essere felici.

Nasofino e Trottolino con la modesta intelligenza dei roditori, unita ad un istinto ben sviluppato, puntano al formaggio da rosicchiare. I due gnomi, Tentenna e Ridolino, abituati a far uso della loro sofisticata intelligenza piena di concetti ed emozioni vanno alla ricerca del formaggio con la F maiuscola, convinti che abbia il potere di donare loro felicità e successo.

Adottando metodi diversi, un bel giorno sia i topolini sia gli gnomi riescono a trovare il loro formaggio preferito e da quel momento la loro vita inizia a scorrere tranquilla. Lo stile, però, con cui i topi e gli gnomi la affrontano è molto diverso: i topolini vanno ogni giorno di buonora al deposito del Formaggio, ripercorrono il medesimo itinerario, notano se ci sono cambiamenti e tengono sempre le loro scarpe da ginnastica attaccate al collo per poter fare fronte – se si presentasse la necessità – all’esigenza di dover ricominciare a cercare il formaggio.

Gli gnomi, invece, piano piano cominciano ad abituarsi e a considerare il deposito di Formaggio un posto dove sistemarsi e vivere senza problemi per il resto della loro esistenza. Arrivano con calma, sistemano le loro scarpe, cominciano a decorare il magazzino con scritte per renderlo familiare e si considerano al riparo dagli imprevisti.

Un bel giorno i due topolini recandosi come al solito al deposito F con grande sorpresa scoprono che il formaggio è scomparso. La scoperta, però, non li sconvolge, poiché hanno notato che il formaggio stava calando da diversi giorni. Senza fare troppi drammi si adattano alla nuova situazione e si rituffano nel Labirinto, per andare alla ricerca di un nuovo deposito di Formaggio.  

Per loro sia il problema sia la soluzione sono molto semplici: nel deposito F la situazione è cambiata, quindi, anche loro devono cambiare.

Per gli gnomi, invece, le cose vanno diversamente: da bravi abitudinari continuano a tornare ogni mattino al magazzino aspettandosi che tutto sia tornato come prima. Sperano che il Formaggio ritorni magicamente; invece di cambiare il loro comportamento per adattarsi alla nuova situazione, rimangono passivi, nella speranza che venga restituito loro ciò che avevano.

Nella storia il Formaggio è la metafora di tutto ciò che vorremmo avere dalla vita. Il Labirinto è il luogo in cui cerchiamo ciò che desideriamo. I topolini rappresentano la parte semplice di noi, mentre gli gnomi la parte complessa.

Nella vita, a volte ci comportiamo come Nasofino che fiuta in anticipo il cambiamento ed è pronto a reagire prima che gli eventi lo costringano a farlo. Altre volte come Trottolino che scalpita per entrare in azione. Altre volte ancora come Tentenna che schiavo delle abitudini, nega il cambiamento e vi resiste perché teme che possa portarlo a una situazione peggiore di quella che già conosce. E infine come Ridolino che inizialmente esita, limitato dalla paura di guardare fuori dal Labirinto, poi ad un certo punto capisce che è inutile continuare a chiedersi “Dove è finito il formaggio?”. La domanda più sensata da porsi è “Perché non mi sono svegliato prima e non mi sono spostato anch’io insieme al formaggio?”  Capisce, quindi, che c’è bisogno di adattarsi e cambiare per ottenere qualcosa di meglio e quindi si fa coraggio per ripartire alla ricerca del formaggio.

Prima di decidere di rimettersi in viaggio, Ridolino, preso dall’ansia, scrive sul muro del labirinto una domanda importante “Che cosa faresti se non avessi paura?” Rispondendo alla domanda, fa un lungo respiro e si lancia verso l’ignoto alla ricerca del formaggio.

La storia continua ancora e ti consiglio di leggerla tutta fino in fondo. Ciò che mi preme sottolineare qui sono i principali insegnamenti che si possono trarre da questa storia per applicarli nella nostra vita:

  • Prevedi il cambiamento. Annusa spesso il formaggio così da sapere quando è il momento di cambiare.
  • Quando ti muovi oltre le tue paure, ti senti libero.
  • Immaginare di gustare il formaggio, ancora prima di averlo trovato, ti conduce ad esso.
  • Adattati rapidamente al cambiamento. Più velocemente lasci il vecchio formaggio, più rapidamente troverai il nuovo.
  • Cambia. Spostati con il formaggio, segui ciò che senti.
  • È più sicuro cercare nel labirinto che rimanere in una situazione senza formaggio.
  • Vecchie convinzioni non ti portano a nuovo formaggio.
  • Apprezza il cambiamento. Assapora il gusto dell’avventura e goditi le delizie del nuovo formaggio.
  • Sii pronto a cambiare e a farlo con gioia sempre maggiore. Il cambiamento è inevitabile.

Come riesce a superare la PAURA Ridolino? Riconoscendola, ascoltandola per capire cosa vuole dirgli e poi mettendosi in azione per dimostrare a sé stesso che di fatto non c’è nulla da temere, ma tutto da guadagnare nel superare i propri limiti. A motivarlo c’è indubbiamente un desiderio molto forte: quello di trovare di nuovo il formaggio.

Se c’è qualcosa che ti fa paura e ti blocca verso il raggiungimento di un tuo sogno, riconosci cos’è e ascolta cosa ha da dirti e poi agisci e trasforma il tuo limite e la tua paura in forza, determinazione e fiducia. Stai certa che quello che troverai al di là del blocco e della paura è qualcosa di molto prezioso che non ti farà più essere la persona che eri, ma ti renderà una persona in grado di realizzare tutto ciò che vuoi.

Qui sotto riporto un esercizio che ho fatto sulla mia paura più grande per darti qualche spunto utile per lavorare sulla tua paura.


Qual è la mia paura più grande, quella che può impedirmi di raggiungere il mio sogno?

La mia più grande paura è: sbagliare, perdere tutto e vivere per strada.

È un pensiero che ogni tanto si affaccia nei sogni, ma anche nella vita quotidiana.

È una vocina che mi dice “forse stai sbagliando tutto, ti ritroverai per strada se continui così.”


Cosa mi dà il CORAGGIO di agire diversamente nonostante questa PAURA?

La CONSAPEVOLEZZA che voglio vivere secondo le mie condizioni, il mio scopo e i valori in cui credo e la FIDUCIA che se mi ascolto non posso sbagliare. Ci saranno comunque errori da cui imparare e ostacoli da affrontare, ma so di aver imboccato la mia strada del cuore.


Come il coaching aiuta a superare la PAURA?

La paura non si supera, a volte ritorna. Ciò che è importante fare è ascoltarla, dialogare con lei, darle una forma, un’immagine, conoscerla quanto più a fondo possibile immaginando anche il peggior scenario che può succedere. E poi ci si chiede “cosa sono disposto a fare per perseguire ciò che voglio?” e infine lo si fa un piccolo passo alla volta.

Dietro alla tua paura c’è sempre ciò che vuoi. Dietro alla mia paura di vivere sotto a un ponte c’è il desiderio di costruire qualcosa di mio, qualcosa in cui credo, il mio personale progetto creativo di rinascita (come mi piace definirlo).

E dietro alla tua paura cosa c’è? Mi farebbe piacere saperlo.


Esercizi pratici per lavorare sulla PAURA

Scrivi nero su bianco le tue CONDIZIONI: tutto ciò di cui hai bisogno per vivere bene la tua vita e per cui non sei disposta a fare compromessi. Ad esempio alcune delle mie condizioni sono: relazionarmi con persone che ammiro e dalle quali posso imparare, dedicarmi a un’attività che ha come obiettivo creare valore per me e per gli altri, poter decidere del mio tempo liberamente, ecc.)


Scrivi nero su bianco i tuoi VALORI e il significato che gli attribuisci. I miei valori sono libertà, crescita, integrità, passione, impegno, condivisione. Se anche tu vuoi scoprire i tuoi, scrivimi e ti invierò un esercizio per identificarli.


Scrivi nero su bianco il tuo SCOPO (il big why): che differenza vuoi fare nel corso della tua vita, qual è la ragione che ti motiva a tirar fuori il meglio di te, cosa è davvero importante per te, che impronta vuoi lasciare, cosa vuoi donare di te agli altri.


Chiediti se ritrovi le tue condizioni e i tuoi valori nel tuo ambiente personale, di lavoro, nelle relazioni, ecc. e se quello che fai è allineato con il tuo scopo e i tuoi valori e risponde alle tue condizioni.


Scrivi il tuo più grande DESIDERIO.


Scrivi la tua più grande PAURA.


Se vuoi approfondire e comprendere come lavorare sulla tua paura per realizzare ciò che vuoi con un percorso di coaching personalizzato, contattami oppure prenota una telefonata introduttiva di 30 minuti qui.


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