La mia storia di rinascita in 10 tappe

La ricerca di un senso

La mia storia di Rinascita ha inizio quando ho sentito dentro di me la mancanza forte di un senso da dare alla mia vita. Avevo lavorato sodo durante l’università e negli 8 anni successivi, ma c’era qualcosa dentro di me che non mi rendeva felice. Nonostante avessi tutto: un lavoro per cui avevo studiato tanto – trasferendomi pure all’estero – l’amore di una persona che a quel tempo vedevo come l’uomo dei miei sogni, un ottimo stipendio, la possibilità di fare carriera in un’azienda internazionale…qualcosa dentro di me strideva. Non ero davvero felice!


L’incontro con il critico

Nelle storie, in genere, il critico è colui che cerca di sminuirci o che sembra impedire la nostra piena realizzazione. Pensiamo alla matrigna di Cenerentola, al protagonista del film “La Leggenda di Bagger Vance” quando dice a sé stesso di non essere in grado di tornare a giocare a golf o a tutte quelle storie in cui c’è la presenza dominante di un antagonista.

Quando ho preso coscienza di non sentirmi pienamente realizzata, è iniziato un lungo periodo in cui ho lottato con alcune parti di me. In particolare ho compreso che il mio critico interiore stava usando tutti gli strumenti a sua disposizione – paura, senso di colpa, vergogna, insicurezza – per vincolarmi a una realtà che non sentivo appartenere alla mia anima.

Ci sono voluti anni per acquisire piena consapevolezza del mio critico interiore. Anni in cui ho tentato varie strade. Ciò che mi ha aiutato più di tutto è stato entrare in connessione più profonda con un’altra parte di me: una parte creativa, emotiva, coraggiosa, libera e leggera che ha iniziato a percorrere una nuova strada: un sentiero di liberazione da aspettative, giudizi, paure, vergogna, senso di colpa. Tutto ciò che i vari sistemi di cui avevo fatto parte fino a quel momento mi avevano trasmesso, spesso involontariamente.


I nemici diventano amici

Hai mai visto il film Insideout? Tristezza che sembra essere un personaggio negativo nella vita di Riley si dimostra un alleato cruciale per la protagonista, come racconto in questo articolo in cui parlo delle emozioni e di come imparare ad accoglierle.

Ad un certo punto, anche io, ho compreso che le emozioni erano mie amiche. Erano lì per aiutarmi a comprendere cosa fosse importante per me. Un bel giorno mi sono detta: “Basta! Non posso vivere la mia vita con questo senso di quieta disperazione“. Da quel momento ho ricominciato a vivere con occhi nuovi!

Sono rinata nel momento in cui ho smesso di piangermi addosso e ho capito che la responsabile della mia felicità ero solo io. Stava a me scegliere come giocare la partita della vita.

Così ad uno ad uno ho guardato quelli che consideravo dei nemici in modo nuovo grazie all’ascolto, alla compassione, al perdono e all’amore. Ho iniziato a capire che erano lì per una ragione. Volevano aiutarmi a essere una persona migliore, a tirar fuori: coraggio, autostima, immaginazione, creatività, intuizione, volontà, forza per sentirmi finalmente viva.


Finalmente si balla

La scena più bella e emozionante di quando ero bambina è quando Baby balla da sola sul palco nel film “Dirty Dancing”.

La mia rinascita l’associo all’immagine della me che balla e si diverte al centro del palco – che rappresenta la vita – senza paure né pensieri, consapevole che è così che si vuole sentire, ed è così che vuole vivere la sua vita: imparando sempre qualcosa di nuovo e rimanendo ben salda al suo centro che ha coltivato dentro di sé e che non dipende da dove si trova, da quello che fa o da circostanze esterne.


I miei compagni fedeli

Ogni giorno ho un appuntamento con alcuni personaggi di fantasia, del passato o esistenti, con cui immagino di fare colazione, pranzo e cena. E’ un modo per ricordami di dare spazio alla mia immaginazione, consapevolezza e azione creativa e ispirata per muovere anche solo un piccolo passo verso ciò che ha senso per me.

Immagino di fare colazione con Alice nel suo Paese delle meraviglie e di raccontarle tutte le cose pazze che voglio fare: prima fra tutte vivere e viaggiare in modo itinerante potendomi spostare quando voglio. Ogni giorno aggiungo un dettaglio in più su dove andare, quale mezzo di trasporto usare, cosa fare ecc..

A pranzo incontro Joseph Campbell e gli racconto la bellezza dell’essere umano che come un diamante è dotato di tantissime sfaccettature – tutte bellissime – a cui dare la giusta attenzione e spazio per mantenere l’armonia e l’equilibrio del mio centro.

Infine a cena incontro l’inventore di “Get Things Done” e mi diverto un sacco a svelargli i miei ultimi segreti per mantenermi concreta, organizzata e determinata verso la realizzazione dei miei sogni. Non esiste un metodo unico che va bene per me. Inoltre, quello che va bene per un periodo può non andar più bene in un altro momento della mia vita. Il bello sta nel restare aperta ai tanti modi con cui posso mantenermi responsabile.


Solo l’amore è reale

Ciò che definisco la mia trasformazione autentica ha trovato la massima espressione in un progetto creativo di rinascita grazie al quale nel 2019 ho lanciato il mio sito e la mia attività come life & business coach con la missione di:

Aiutare donne sensibili e coraggiose a sentirsi realizzate e appagate attraverso percorsi di coaching personalizzati e mirati alla definizione e realizzazione di progetti, sogni e obiettivi allineati ai loro valori, talenti e bisogni autentici e profondi.

DOLOVEYOURSELF nasce da un’insieme di tasselli che un giorno si sono uniti magicamente:

  • Il libro di Marianne Williamson.
  • La presa di coscienza di voler favorire una trasformazione autentica nella vita delle persone.
  • La messa a fuoco dei miei punti di forza e talenti.
  • Tutte le mie storie di successo in cui ho tirato fuori il mio autentico swing: la parte migliore di me.
  • I miei valori e bisogni più importanti.
  • La certezza che la felicità è nelle cose semplici, nella semplificazione e nel fare le cose un passo alla volta godendo del momento presente.
  • Tutte le persone e gli eventi della mia vita che mi hanno messo di fronte ai miei limiti e alle mie paure dandomi l’opportunità di andare oltre e di scoprire una nuova me.

Un mondo fatto di autenticità e creatività

La mia visione è quella di favorire una trasformazione autentica del mondo. Vorrei vivere in un mondo in cui non ci siano più illusioni o maschere, un mondo in cui tutti possono essere autentici, creativi e spontanei e dare piena espressione alla migliore versione di sé.


Due libri importanti

I libri da cui sono scaturiti i cambiamenti di percezione più significativi per me sono stati:

  • “Ritorno all’amore” di Marianne Williamson
  • “The Untethered Soul” di Michael Singer

Ce ne sono stati anche altri (che trovi qui), ma questi due sono arrivati nel momento giusto – quando iniziavo a farmi domande nuove – e mi hanno permesso di accelerare l’acquisizione di nuove consapevolezze e unire tutti i tasselli del mio puzzle.


La forza creatrice delle donne

Non amo molto usare il termine “sorellanza”, anche se ora è molto in voga farlo. Credo piuttosto nella magia degli incontri tra donne che amano e credono in ciò che fanno. Nel mio caso sono state 4 donne che ho incontrato o incrociato in momenti differenti della mia vita. Ognuna mi ha dato l’opportunità di guardare al di là dei miei limiti.

In questa pagina le ringrazio per avermi aiutato nel mio percorso.


Il mio motto

La vita è come un campo da gioco. Sii tutto ciò che vuoi essere senza aspettative di perfezione.

Qualche anno fa la ricerca della perfezione mi aveva risucchiato entusiasmo, creatività ed energia. Poi ho capito che la perfezione esiste a prescindere da quello che faccio io. Non sono io a crearla.

Ho lasciato andare la mania del controllo e ho iniziato ad accettare e fluire con la vita in modo più armonioso. E’ stato uno degli insegnamenti più importanti grazie al quale ho imparato ad assaporare la vita con più leggerezza.


Per concludere

Questo è il video in cui racconto in breve tutte le tappe della mia rinascita.

Puoi vedere il video anche su Instagram.

Nei prossimi mesi pubblicherò tante storie di donne che come me hanno scelto di essere felici esprimendo la loro autenticità e mettendo al servizio degli altri i loro talenti.

Se anche tu vuoi raccontare la tua storia di cambiamento, scrivimi a  laura@doloveyourself.com.

Fammi sapere se questo articolo ti è piaciuto. Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi nei commenti qui sotto.

Se pensi che questo articolo possa interessare qualcuno che conosci,   giraglielo.



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