Come coltivare le risorse più preziose: Tempo ed Energia

Le due risorse più preziose a nostra disposizione sono quelle a cui non sempre diamo il giusto valore e importanza.

Inizio paragonarle rispettivamente alla sabbia e al sole.

La sabbia che scorre fra le dita o che scende lentamente in una clessidra, su cui lasciamo le nostre impronte mentre ci camminiamo sopra. La sabbia che prende forme diverse per poi tornare ad essere ciò che era; si trasforma in vetro, quasi a voler fermare un attimo, per permetterci di conservare un momento significativo.

Il sole che con i suoi raggi ci scalda; ci dà gioia, allegria, felicità; scandisce il ritmo della nostra vita; ci fa sentire abbracciati, avvolti, al sicuro; ci fa vivere pienamente le nostre giornate; rende ogni nostra esperienza, viaggio, incontro più bello, luminoso e indimenticabile; non si aspetta mai nulla in cambio, ci fa godere il momento presente, ci fa sentire parte del tutto, non conosce giudizio o dualità alcuna.


A cosa associo queste immagini

La sabbia mi fa pensare al tempo e il sole all’energia vitale. Entrambi scorrono e il loro scorrere dipende dalla nostra consapevolezza: da quanto siamo consapevoli dell’uso che facciamo di queste risorse.

Il tempo è un concetto relativo. È un’invenzione dell’uomo che ci permette di essere organizzati e strutturati in modo ordinato, senza lasciare nulla all’indefinito o all’infinito. È anche un concetto poetico e evocativo che ci ricorda l’impermanenza delle cose.

Il tempo varia da persona a persona, da momento a momento, a seconda di ciò che stiamo vivendo, di come lo stiamo vivendo e, soprattutto, di come lo percepiamo.

Il tempo scorre proprio come la sabbia tra le dita. Usando la nostra percezione possiamo rallentarlo, accelerarlo o addirittura perderlo o sprecarlo. Non potendolo fermare o prendere, possiamo solo fare pace con il suo passare e farne un uso consapevole.


Essere nel flusso

Quando siamo “in the zone” o nel flusso, il tempo si dilata. Siamo completamente assorbiti da quello che stiamo facendo, come se fossimo risucchiati in una dimensione parallela, dove esistiamo solo noi. A fine giornata, ci guardiamo indietro e sembra che il tempo sia volata via in un batter d’occhio. Il più delle volte abbiamo un senso di appagamento e soddisfazione piena e non vediamo l’ora di ricominciare.

Riusciamo a svegliarci sempre alla stessa ora, senza sveglia. Gli occhi si aprono e siamo pronti a saltar giù dal letto per tuffarci nell’oceano delle nostre idee, pensieri, sensazioni. Ci sentiamo come piloti di un transatlantico diretto verso uno dei luoghi più meravigliosi che abbiamo mai visitato. In quel momento tutto batte all’unisono: cuore, mente, spirito. Siamo un tutt’uno con l’universo. È lì, dove tutto può succedere e la sensazione che si prova è indescrivibile.


L’energia vitale

Il sole rappresenta l’energia vitale, ciò che ci dà vita, ciò che favorisce la nostra nascita e la nostra crescita. L’energia è qualcosa che possiamo percepire, la possiamo sentire a diversi livelli, a seconda del grado di confidenza che abbiamo con essa. È in tutte le cose animate e non. È invisibile, immateriale, ma sappiamo che esiste. Anche i nostri pensieri, i nostri corpi sono energia.

Il più delle volte diciamo: mi sento stanco, mi sento a mille, mi sento come se potessi scalare l’Everest, mi sento in uno stato di beatitudine, di rilassatezza. Con queste espressioni descriviamo i nostri livelli di energia.

Non c’è energia buona o energia cattiva. C’è l’energia che fluisce fuori e dentro di noi. Ciò che possiamo fare è portare l’attenzione su di essa: sentire se scorre, se ci sono blocchi, se abbiamo l’esigenza di farla fluire in modo più armonioso.


Le interconnessioni

Tempo ed energia sono strettamente interconnessi. Se la nostra energia fluisce armoniosamente, siamo più presenti e in grado di godere di ogni momento. Il tempo è magia, è un dono, fluiamo con esso e ci sentiamo connessi e in equilibrio.

Se l’energia è stagnante, ci sentiamo disconnessi, non focalizzati, non presenti. Il tempo sembra fermo, ripetitivo. Non vediamo l’ora che passi in fretta. Siamo proiettati sul futuro, su quando staremo meglio a condizione che qualcosa cambi.

Perché ho fatto questo preambolo sul tempo e sull’energia? Ho lasciato che la mia parte creativa ed emotiva descrivesse cosa significano per me queste due risorse e ho voluto fare degli esempi di quando ne facciamo buono e cattivo uso. Descrivere cosa significa qualcosa per noi e fare degli esempi concreti sono due azioni fondamentali dell’osservazione di sé e del processo di presa di consapevolezza.


Come usare tempo e energia in modo consapevole

Cosa significa fare buon uso del tempo e dell’energia? Significa coltivare tempo ed energia per stare bene, vivere una vita appagante e serena, godere del presente e rispettare e preservare i nostri centri vitali.

Ecco alcuni esercizi pratici per imparare a farne buon uso.


Tempo
  • Porto l’attenzione su come percepisco il tempo, cos’è per me. Inizio a scrivere: “Per me il tempo è…”
  • Osservo come uso il mio tempo: quando percepisco che si sta dilatando e quando invece passa in un attimo.
  • Mi chiedo come mi sento: Il tempo speso a fare una determinata cosa come mi ha fatto sentire? E se ripenso a quel tempo come mi sento?
  • Scrivo una lista di tutte le attività in cui perdo la cognizione del tempo, mi sento bene e tutto fluisce all’unisono, me compreso.
  • Mi chiedo come posso introdurre più di quelle attività nella mia quotidianità.
  • Scrivo una lista di tutte le situazioni, persone e attività che mi fanno percepire che sto perdendo il mio tempo.
  • Mi chiedo come posso ridurre o rimuovere quei momenti o cosa ho bisogno di cambiare del mio percepito.
  • Scrivo che senso voglio dare al mio tempo, come voglio che sia, come voglio usarlo, che cosa voglio provare.
  • Ogni volta che sto per pianificare o iniziare a fare qualcosa, mi chiedo se è allineato al senso che voglio dare al mio tempo. Nel caso in cui non lo è, mi domando se posso allinearlo. Qualora non posso farlo, probabilmente non vale la pena inserire quell’attività o quell’appuntamento. Quindi, se posso, lo cancello; oppure cerco di assicurarmi che non debba farlo di nuovo o cerco un modo diverso per farlo.

Energia
  • Porto l’attenzione su come percepisco l’energia, cos’è per me. Inizio a scrivere: “Per me l’energia è…”
  • Porto l’attenzione su come mi sento: inizio a chiedermi come si sente il mio corpo, la mia mente, il mio spirito. Posso anche andare più in profondità e chiedere a ogni parte del mio corpo come si sente.
  • Percepisco dove sento di avere meno energia o dove sento di averne in eccesso.
  • Poi mi chiedo perché mi sento così in quella parte specifica e cosa ha causato questo mio sentire: un movimento, una conversazione, una notizia letta sul giornale, un evento accaduto a lavoro, una disattenzione prolungata verso quella parte, ecc.
  • Inizio a percepire cosa ha un impatto positivo sulla mia energia e cosa non ha un impatto positivo. Prendo nota di tutto, osservo, mi faccio domande su come mi sento e perché.
  • Inizio a introdurre dei cambiamenti consapevoli nel modo di pensare o di agire a determinati eventi, situazioni, persone. Ad esempio: se prima iniziavo la giornata ogni mattina ascoltando o leggendo le notizie, decido di farlo più tardi e sostituisco quell’abitudine con qualcosa che mi piace e che mi dà subito energia come fare 10 saluti al sole, scrivere, leggere un libro che mi ispira, ecc.
  • Sperimento i cambiamenti uno alla volta e porto sempre l’attenzione su come mi sento a tutti i livelli (fisico, mentale, energetico, emotivo, spirituale).
  • Esploro come la mia energia ha un impatto sugli altri: animali, piante, persone, ambienti.
    Un piccolo esperimento è quello di iniziare a usare la propria energia con le piante: portare attenzione e energia positiva verso di loro e vedere cosa succede. A me piace sperimentare con le piante. L’altro giorno ho tagliato la parte finale di una bieta rossa. L’ho messa a bagno in un barattolo che ho poggiato sul davanzale della cucina. Ogni giorno le cambio l’acqua, la guardo, le sorrido e con stupore dopo pochi giorni ho notato che iniziava a germogliare.

Per concludere

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