Punti di forza e punti deboli: come ci aiutano a crescere

Una parte importante del mio lavoro come coach consiste nell’aiutare i miei clienti a identificare i loro punti di forza. Questo è un tema che mi sta molto a cuore perché so quanto sia importante nella vita comprendere chiaramente cosa sappiamo fare bene.

È qualcosa che ritengo fondamentale esplorare fin da bambini. Idealmente già nel nostro primo approccio con il mondo esterno, partendo dalla scuola: il primo micro cosmo in cui ci troviamo a confrontarci con noi stessi e con gli altri.


Perché è importante mettere a fuoco i tuoi punti di forza

Conoscere i nostri punti di forza dà enormi vantaggi purché impariamo a dosarli consapevolmente. Durante un’intervista con Filomena Pucci – autrice del libro “Appassionate” (che se non hai letto ti consiglio di leggere) – mi ha colpito molto un passaggio in cui ha raccontato che uno dei periodi più difficili della sua vita è stato anche il periodo più bello in cui ha imparato a conoscere le sue sfaccettature e ad usarle nel modo giusto. In altre parole, sono diventate sue alleate.

Per spiegare meglio, ha preso come esempio la sua capacità di lavorare benissimo all’ultimo momento: capacità che, da una parte, le consente di realizzare cose impensabili. Dall’altra parte, però, questa sua caratteristica l’ha portata a fare degli errori. Ad esempio quando si trattava di inviare email professionali molto importanti.

Questo passaggio mi ha colpito molto. Mi ha fatto pensare che un punto di forza può diventare un punto debole se usato quando non ce n’è bisogno. Ed è vero anche il contrario: ovvero che un punto debole può diventare un punto di forza se usato bene.


Quando un punto di forza diventa un punto debole

Provo a fare qualche esempio per farti capire meglio cosa intendo. Una caratteristica comune a molti è quella della precisione. Si tratta di un aspetto che in alcune mansioni è fondamentale, mentre in altre situazioni può bloccarci e impedirci di portare a termine un compito.

Ricordo ancora quando un mio ex capo durante una delle mie primissime esperienze di lavoro, vedendomi perdere troppo tempo su una cosa, mi disse:

“L’ottimo è il nemico del buono”.

Quella frase l’ho portata con me per anni. Lì per lì, pur avendone capito il senso, non ero riuscita a metterla nella giusta prospettiva. Ora posso dire di condividerla pienamente. Il tentativo di perfezionare qualcosa può farci cadere in un buco nero senza fine, alla ricerca di una perfezione che non esiste semplicemente perché l’abbiamo creata noi nella nostra mente.


Come mettere a fuoco i tuoi punti di forza

Chi meglio di te può saperlo! Ma non sempre è così, specialmente se siamo molto critici e poco obiettivi con noi stessi. Se questo è il tuo caso, il mio suggerimento è usare inizialmente strumenti obiettivi che spaziano dai test sulla personalità al chiedere feedback alle persone con cui spendiamo più tempo nel corso delle nostre giornate. Raccogli tutto ciò che puoi dall’esterno.

I passi successivi sono: mettere nero su bianco quelli che pensi siano i tuoi punti di forza, fare esercizi che ti aiutano a capire meglio e trovare conferme.

Una volta identificati, c’è un ulteriore lavoro da fare. Occorre imparare ad usarli consapevolmente quando necessario ed evitare di abusarne in situazioni in cui, invece, possono produrre un effetto non positivo.


Come capire quando stai abusando di un punto di forza

Per spiegare bene questo punto, ho deciso di parlare di una delle qualità di una mia carissima amica. Si tratta di una qualità che ammiro moltissimo in lei : il suo entusiasmo e la sua passione.

Indubbiamente una qualità molto apprezzata da tutti, ma c’è un punto in cui può diventare “sabotante o nociva”. Ciò accade se tendiamo ad usarla sempre e comunque in qualsiasi situazione e con qualsiasi persona.

A questo punto ti chiederai: “se una persona è entusiasta ed appassionata, come può essere un problema?” Condivido assolutamente questa riflessione, ma voglio invitarti a rifletterci ancora un po’.

Per la mia amica diventa “danneggiante” quando non dosa l’energia che mette nell’esprimere questa qualità. Ed essendo un suo punto di forza che tutti ammirano, la tendenza automatica è proprio quella di mostrarla – sempre in modo sincero e vero, mai forzatamente.

Ci sono però delle giornate in cui può arrivare completamente esausta, perché ha dato tutta l’energia che aveva e forse anche di più. Quindi, il principale modo per capire se stai abusando di un punto di forza è osservare come ti senti.

L’obiettivo di un punto di forza è quello di essere – come dice l’espressione stessa – un qualcosa che ci dà forza, energia; ci fa sentire potenti, bene con noi stessi e appagati. Nel momento in cui, invece, proviamo l’esatto opposto, allora vuol dire che ne abbiamo abusato troppo.

Nel caso della mia amica, è importante imparare a gestire la sua energia riservandosi dei momenti di introversione e di riposo in cui stare con sé stessa e ricaricarsi. Riconoscere quando è il momento di prendere le distanze da determinate situazioni o persone.


Come far diventare un punto debole un punto di forza

Questa è la mia parte preferita. Ricordo ancora come questo cambio di percezione mi ha aiutata moltissimo nella ricerca del lavoro (un po’ di anni fa). Allora lo vedevo come un ottimo espediente per risolvere un problema: quando in un colloquio ti chiedono qual è il tuo punto debole e sai benissimo che è una domanda a trabocchetto per metterti in difficoltà.

Con il tempo ho capito che, in realtà, più che un espediente è una consapevolezza importante comprendere come un punto debole può diventare un punto di forza. Aiuta a guardarti in modo positivo ed equilibrato. Tutto ha un senso più chiaro. Non siamo più in balia di giudizi o critiche negative. Siamo in grado di trasformare qualcosa di “negativo” in “positivo”.


Alcuni esempi

L’esempio di Filomena che ho fatto prima è molto calzante. Il fare le cose all’ultimo minuto è considerato una debolezza soprattutto nel mondo del lavoro (ma non solo). Saperlo ti dà una scelta: quella di metterti nelle condizioni di prenderti il giusto tempo e spazio quando è necessario assicurarsi di consegnare un lavoro non approssimativo. Allo stesso tempo puoi usarlo quando sai che è una risorsa preziosa: nell’improvvisazione per esempio, oppure nell’essere creativi come quando c’è bisogno di tirar fuori nuove idee o nuove risorse in un tempo limitato.

Un altro esempio riguarda me stessa. Riconosco che uno dei miei punti deboli è l’impazienza. Sono una persona che tendenzialmente non ama sprecare tempo e vuole andare dritta al punto. Come puoi immaginare questo ha creato non pochi problemi in tutti gli ambiti della mia vita. L’impazienza diventa un alleato quando la uso per decidere di concentrare le mie energie con l’obiettivo di portare a casa un risultato importante senza tralasciare, però, il bisogno di organizzare bene il mio tempo e la mia energia in modo da non fare tutto troppo frettolosamente (uno degli aspetti depotenzianti dell’impazienza).

Come i punti forti, anche i nostri punti deboli hanno una funzione precisa. Ogni volta che commettiamo un errore solo lì a ricordarci che abbiamo bisogno di lavorare su quell’aspetto specifico per imparare a vivere meglio la nostra vita trovando il giusto equilibrio e armonia nelle nostre sfaccettature.

Possiamo guardare un punto debole come l’estremizzazione in negativo di un punto di forza. Ad esempio, il perfezionismo è l’estremizzazione della precisione. L’impazienza potrebbe essere l’estremizzazione dell’efficienza. Il saper lavorare bene all’ultimo minuto potrebbe essere l’estremizzazione della capacità di improvvisare. E così via.


Per concludere

Punti di forza e punti deboli sono due facce della stessa medaglia. Un punto di forza può diventare un punto debole se ne abusiamo troppo portandolo all’estremo opposto. Un punto debole può diventare un punto di forza se lo usiamo in modo consapevole in base alla situazione e all’obiettivo che vogliamo raggiungere.

La chiave per lavorare su punti di forza e punti deboli è la consapevolezza: diventare consapevoli delle nostre sfaccettature e di come usarle e dosarle al meglio per permetterci di vivere in modo equilibrato, agire in modo efficace e sentirci bene con noi stessi.

Nel mio lavoro come coach ho testato tantissimi strumenti ed esercizi mirati proprio a mettere a fuoco punti di forza e punti di debolezza. Se questo rientra tra gli obiettivi che vorresti portati a casa, scrivimi per valutare la possibilità di intraprendere un percorso di coaching insieme a me. Oppure prenota una telefonata informativa gratuita di 30 minuti qui.

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Perché ho scelto l’immagine dell’elefante?

In molte culture, specialmente asiatiche, l’elefante è simbolo di forza oltre ad altre qualità come la saggezza, l’intelligenza, la sensibilità, la nobiltà, la determinazione, la pazienza e la purezza ecc. La proboscide è un punto di forza di questo animale grazie al quale può respirare, bere, barrire e afferrare gli oggetti. Ma è anche uno dei suoi punti deboli, essendo la proboscide dotata di numerose terminazioni nervose. È quindi una zona particolarmente sensibile.



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